PER I CITTADINI PROVENIENTI DAI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA
In base all’accordo Schengen i cittadini degli stati che hanno firmato l’accordo hanno diritto alla libera circolazione sul territorio dello spazio Schengen. Per i cittadini di tali stati non serve un visto d’ingresso nel territorio italiano. Fanno parte dell’accordo Schengen i seguenti stati:
Belgio
Francia
Germania
Lussemburgo
Paesi Bassi
Monaco
Portogallo
Spagna
Italia
Austria
Grecia
Danimarca
Finlandia
Svezia
Islanda
Norvegia
Slovenia
Estonia
Lettonia
Lituania
Polonia
Repubblica Ceca
Slovacchia
Ungheria
Malta
Svizzera
PER I CITTADINI PROVENIENTI DAI PAESI CHE NON FANNO PARTE DALLA COMUNITA’ EUROPEA
Tra gli stati extra europei ci sono alcuni che hanno firmato particolari accordi con la Comunità Europea oppure direttamente con lo stato italiano. I cittadini di tali stati sono esenti dall’obbligo del visto d’ingresso per soggiorni di durata massima di 90 giorni, per turismo, missione, affari, invito e gara sportiva. Si tratta dei seguenti stati:
Albania, Andorra, Argentina, Australia, Bolivia, Bosnia e Erzegovina, Brasile, Brunei, Bulgaria, Canada, Cile, Corea del Sud, Costa Rica, Croazia, El Salvador, Giappone, Guatemala, Honduras, Israele, Macedonia Malesia, Messico, Monaco, Monte Negro Nicaragua, Nuova Zelanda, Panama, Paraguay, Romania, Samoa, Serbia, Singapore, Stati Uniti, Timor Est, Uruguay, Vanatau, Venezuela
I cittadini di tutti gli altri stati sono obbligati a richiedere il visto Schengen per l’ingresso nel territorio dello stato italiano, anche in caso di soggiorni brevi di durata massima di 90 giorni. La competenza al rilascio dei visti spetta alle Ambasciate e ai Consolati italiani all’estero.
In ogni caso per lo svolgimento di attività diverse dal turismo, missione, affari, invito e gara sportiva, tutti i cittadini provenienti dai paesi extra europei sono obbligati a richiedere il visto d’ingresso relativo all’attività che dovrebbero effettivamente svolgere nel territorio della Repubblica Italia.
TIPOLOGIE DI VISTI DI INGRESSO
Esistono diversi tipologie di visti:
Adozione, Affari, Cure Mediche, Diplomatico, Familiare al seguito, Gara Sportiva, Invito, Lavoro autonomo, Lavoro subordinato, Lavoro subordinato stagionale, Missione, Motivi religiosi, Reingresso, Residenza elettiva, Ricongiungimento familiare, Studio, Transito aeroportuale, Transito, Trasporto, Turismo, Vacanze-lavoro.
COSA FARE IN CASO DI DINIEGO DELLA RICHIESTA DI VISTO DI INGRESSO?
Contro il diniego della richiesta di visto di ingresso può essere proposto ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento. Solo nel caso di diniego di visto per ricongiungimento familiare o familiare al seguito il cittadino straniero può ricorrere, senza limiti di tempo, al Tribunale ordinario.
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L’avvocato Ivana Stojanova fornisce consulenza e assistenza legale riguardo le problematiche afferenti al visto d’ingresso:
– Necessità o meno del visto
– Scelta del tipo di visto da richiedere
– Scelta dei documenti da presentare con la richiesta del visto
– Presentazione della domanda di visto
– Tutela giurisdizionale in casi di diniego del visto