Mediafog - Organismo di Mediazione e Formazione - Via Foria - Napoli, Città Metropolitana di Napoli

Valeria Barbera

Premetto che avevo già partecipato ad altre conciliazioni, altrove, su questioni altrettanto complesse (ma con esito positivo). Prima di affrontare la mediazione avevo letto il decreto che la regolamenta.
Il decreto esordisce così: "mediazione: l'attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa".

Purtroppo ho visto superficialità.
Ampi sorrisi all'ingresso, per carità, grande efficienza nell'offrire il caffè e nel calcolare e richiedere di volta in volta il pagamento per la mediazione con le relative integrazioni, ma poca o nulla nel guidare entrambe le parti verso un dialogo proficuo e una composizione amichevole e limpida della lite.

Il dialogo tra le parti, che mi aspettavo di instaurare proprio grazie alla mediazione, è mancato.
Da una parte per il filtro del "terzo", che forse si è trovato davanti un caso più complesso degli altri.

Dall'altra, per il muro dello schermo e il caos del gracchiare degli altoparlanti, dato che la controparte, benché potesse venire in sede, ha presenziato solo a distanza e non c'è stato verso di avvicinarla.

Dell'esito, fallimentare, non posso dare tutta la responsabilità alla controparte, che si è prevedibilmente comportata come da sua natura autosabotante.

Speravo appunto nella mediazione per farla ragionare.

Mediare, dal latino, significa aiutare le parti a incontrarsi a metà strada. In medio stat virtus.

Invece ho notato un procedere confuso e macchinoso, mai focalizzato sul nocciolo della questione e origine a sua volta di pratiche secondarie, poi dimenticate, che hanno allontanato ancor più dalla meta, facendo lievitare i tempi e i costi.

Ho rilevato una certa insistenza nel chiedere di fidarsi di loro, ma carenza di disponibilità all'ascolto e scarsa memoria, che hanno comportato difficoltà nel dettagliare le criticità del caso.

Capisco che gestiscano più mediazioni al mese, ma anch'io lavoro con molteplici clienti e ho imparato a prendere appunti e sfogliarli prima del nuovo incontro con ognuno di loro, così da essere sempre preparata, affinché i miei clienti non debbano ogni volta ripetere la storia daccapo. Non c'è qualità migliore del far sentire il cliente ascoltato, a parer mio.

Io non mi sono sentita ascoltata e talvolta neanche rispettata come essere umano.

Irritante è stato anche il susseguirsi di rinvii, spesso improvvisi o decisi con poche ore di preavviso.
Chi lavora in ufficio sa che i permessi vanno chiesti con adeguato anticipo e non possono essere restituiti facilmente la mattina stessa, dopo che il gruppo di lavoro si è riorganizzato per coprire la tua assenza.
Chi invece lavora da autonomo sa che gli appuntamenti presi con i clienti non possono essere rinviati la sera prima con uno schiocco di dita.

Bisognerebbe venire incontro a tutte le parti in queste situazioni; mediare, appunto, invece di imporre e indisporre.

Consiglio inoltre di migliorare la gestione del tempo: primo, per risparmiare a tutti mesi di discorsi sonnacchiosi, seguiti da repentine accelerazioni e brusche chiusure;
secondo, per dare alle parti alcuni giorni per formare proposte e valutarle, soprattutto quando si tratta di questioni importanti e costose che possono influenzare vite intere.
Per la fretta la gatta partorì i gattini ciechi, dice il detto.

Peccato, perché ne avevo sentito parlar bene e tutto sommato paiono brave persone, al netto di alcuni modi un po' grezzi.

L'esperienza ha purtroppo intaccato anche il mio desiderio di affidarmi a loro per le future mediazioni, soprattutto se relative a questioni articolate e/o con controparti riottose.
Per quel che vale, anche se la mediazione avesse avuto esito positivo, sarei rimasta ugualmente delusa per quanto visto e subito.

Spero che le mie critiche costruttive siano accettate. Le critiche sono fondamentali per crescere e migliorare, evidenziando i punti deboli ed escogitando soluzioni per eliminarli in futuro.

Avv. Amerigo Galatola

Molto preparati e disponibili.

Paolo Barbera

Francesco Rotolo